Le partite si vincono in allenamento.
Ho imparato a raggiungere risultati grazie alla mia maniacale abitudine di pormi degli obiettivi.
Che siano personali, lavorativi, formativi, più o meno ambiziosi, l’importante è che puntino a migliorare costantemente i risultati già raggiunti.
In principio, come molti, tendevo a confondere l’obiettivo con il sogno, ma ho scoperto col tempo e con lo studio che le due cose sono molto diverse.
Il sogno è qualcosa che ci dà la spinta, è un fine lontano, che appare inarrivabile (ma ho capito in fretta che anche questa convinzione non è reale, solo una scusa per cedere alla pigrizia). Soprattutto, il sogno è qualcosa di indefinito e generico.
Diverso invece è l’obiettivo, che può tendere si al sogno, ma è molto più specifico. In sostanza, l’obiettivo è qualcosa che può essere misurato, monitorato, di cui è possibile verificarne andamento e risultato. È fondamentale stabilire i propri obiettivi in positivo, ovvero con lo scopo di raggiungere ciò che vogliamo ottenere e non ciò che vorremmo perdere.
Il modo migliore per raggiungere un obiettivo è renderlo quanto più dettagliato possibile: dargli una data di scadenza, avere precisa consapevolezza della condizione che si vuole raggiungere, con chi lo si vuole ottenere, quali sono le risorse che si hanno a disposizione per raggiungerlo e, soprattutto, definirlo in modo tale che la sua riuscita dipenda esclusivamente da azioni interne e non da eventi estranei o legati ad azioni altrui.
Qualsiasi obiettivo che ci poniamo deve avere lo scopo di migliorarci o di migliorare la nostra attuale situazione: questa tendenza al miglioramento sarà anche la spinta giusta al raggiungimento dello scopo. Inoltre, è anche importante definire il premio: il regalo che ci faremo e faremo alle persone che hanno lottato con noi, una volta che l’obiettivo è stato raggiunto.
Stabilito l’obiettivo nei suoi minimi dettagli, è necessario definire la strategia per raggiungerlo: una buona regola è quella di scomporlo in step, per facilitare il percorso e monitorarne chiaramente l’andamento.
Scelti obiettivo, modalità, tempistiche, team, step e premio, non resta che agire, immediatamente!
Mi rendo conto che può sembrare tutto un po’ difficile, per cui facciamo un paio di esempi.
01. Peso Forma
OBIETTIVO: pesare 70 kg
TEMPO: 3 mesi
TEAM: obiettivo individuale.
Primo aspetto su cui ti invito a riflettere: l’obiettivo è espresso in positivo. Non ho scritto voglio perdere 12 chili, ma ho scritto voglio pesare 70kg. Secondo aspetto: il tempo è definito chiaramente. Ma procediamo.
STEP.
Se scomponiamo l’obiettivo, tutto sembrerà più semplice. Suddividiamolo quindi nei 3 mesi a nostra disposizione: per ogni mese dovremo perdere 4kg (immaginando di partire da 82 kg). Ma volendo, possiamo andare avanti nel processo, impostando un obiettivo settimanale: 1 kg. E così via, fino all’obiettivo giornaliero.
Non vi sembra meno impossibile visto così?
Ovviamente, più semplice, non significa più facile. L’obiettivo principale resta sempre pesare 70 kg in 3 mesi, nulla è cambiato: scomporlo in step giornalieri rende la percezione della difficoltà inferiore e dunque l’obiettivo più semplice da raggiungere.
Costanza e motivazione faranno il resto, l’importante è tenere quotidianamente monitorato l’andamento.
02. Veniamo a un esempio più vicino al mio campo d’azione.
OBIETTIVO: incassare 45.000€ in barbieria
TEMPO: mese di Dicembre
TEAM: 4 collaboratori
PREMIO: xxx € a collaboratore se raggiunto l’obiettivo.
Anche in questo caso l’obiettivo è specifico, ha una data di inizio (1° dicembre) e una data di scadenza (31 Dicembre), sappiamo le risorse che abbiamo a disposizione e abbiamo stabilito un premio per ognuna di loro. Veniamo ora agli step per raggiungerlo.
STEP.
Facciamo i conti della serva. Abbiamo detto di avere 4 risorse a disposizione e sappiamo che l’obiettivo va raggiunto nel mese di dicembre, quindi parliamo di 24 gg lavorativi.
Questo significa che ogni risorsa dovrà incassare circa 470€ al giorno per raggiungere l’obiettivo.
Ipotizzando uno scontrino medio di 30€, possiamo dire che ogni collaboratore dovrà servire circa 15 clienti ogni giorno. Stiamo ragionando ovviamente su cifre indicative, ma è per darvi un’idea chiara.
In più possiamo aggiungere degli ulteriori step intermedi: ad esempio giornate specifiche con obiettivi più ambiziosi e relativo bonus per il collaboratore, per stimolarli ulteriormente. Il monitoraggio costante dell’andamento ci sarà utile proprio per vedere se inserire attività bonus di questo tipo oppure correggere il tiro se necessario.
Che ne dite, sono chiari gli esempi? Mi rendo conto che l’ultimo sia particolarmente di settore, ma sono convinto che sia facilmente riapplicabile ad altre attività imprenditoriali (con i dovuti aggiustamenti, si capisce!).
Vorrei darvi un ultimo consiglio: non risparmiatevi quando è il momento di premiare chi vi aiuta nel raggiungimento dei vostri obiettivi, soprattutto se ambiziosi. Chiedetevi piuttosto cosa avreste fatto senza di loro!
E ricordate: un obiettivo si raggiunge nella prima metà del tempo a disposizione, questo per non doverlo rincorrere affannosamente negli ultimi giorni disponibili!
Le partite si vincono e si perdono in allenamento.
Phil Jackson